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Canon A1 - Canon Zoom Lens 70-210mm 1:4 FD - Canon Lens 16mm 1:4 FD    -   Film: Tri-x 35mm
 
xxxxx Le farchie - Fara Filiorum Petri 1993 VIEW - GALLERY

 
Nel primo pomeriggio del 16 gennaio, i faresi ripetono il centenario rito del trasporto delle farchie: accompagnarle dalla propria contrada al piazzale antistante la chiesetta di S. Antonio Abate (dinanzi il cimitero), innalzarle ed incendiarle.
Il trasporto avviene per mezzo di trattori meticolosamente adornati per l´occasione con stendardi colorati e l´immancabile quadretto raffigurante il Santo Patrono, oppure, nelle contrade più numerose, la farchia è trasportata "a spalla" dagli stessi contradaioli.  
La parola Farchia. Etimologicamente il termine "farchia" potrebbe derivare da "Fòrchia" che nel dialetto di Palena significa "caprile" - dal latino "furcula" da cui "farchja", in relazione alle canne intrecciate che delimitano il caprile nella stalla; oppure da "Farhjie" - canna palustre con cui si impagliavano le sedie o si bruciavano le setole del maiale. In abruzzese comunque "farchie" indica anche una fiaccola di canne oppure legna intrecciata a mò di falò che si brucia la notte di Natale o nella festa patronale. Per conseguenza la parola indica anche l´asta di legno che sostiene il falò bruciato davanti alle chiese la notte di Natale. Verosimilmente la parola "Farchia" data l´origine longobarda del paese, si può ricollocare al vocabolo "Fahren" che significa "portare". Gennaro Finamore disse che la parola "farchia" è una fiaccola di canne cioè falcola, la quale è un termine antico del XII secolo e sta per candela oppure fiaccola. Altra considerazione è che dalla radice indoeuropea "fac" siano nati poi in latino "fax" , "facis", "Facula" e in tedesco "fackel".(DAM di Ernesto Giammarco).  
La leggenda. È tradizione che la festa delle farchie sia stata originata da un miracolo per intercessione di S.Antonio al tempo dell’invasione francese del 1799. All’epoca Fara era protetta da un fitto querceto (la selva) che si estendeva fino a coprire intera­mente la contrada Colli. Venendo da Bucchianico verso Guardiagrele i Francesi, comandati dal generale Coutard, volevano occupare Fara ma, l´apparizione di S.Antonio nelle vesti di un generale li fermò.
Il Santo trasformò gli alberi della selva in un esercito di soldati di fuoco che fermarono l´avanzata degli invasori.  

( Testo gentilmente concesso dalla Pro Loco Fara Filiorum Petri ~ www.prolocofara.it )
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